I rumors che serpeggiano nel paese a seguito di una diffida inviata dalla nostra Associazione all’attuale amministrazione poco prima dell’inizio della Fiera del Vino (edizione 2024), accolta come un gravissimo oltraggio, con la quale si avvisava che i residenti del Centro storico non avrebbero tollerato per troppi giorni all’interno delle mura musica da discoteca e orari in deroga alle prescrizioni di legge, ci danno occasione per chiarire la nostra posizione.
L’Associazione abitanti del Centro Storico di Montefiascone sostiene, come da Statuto, la tutela, la promozione e valorizzazione dei beni d’interesse artistico e storico ricadenti all’interno delle antiche mura di Montefiascone nonché la cura e la promozione delle migliori condizioni di vita dei residenti e di coloro che lavorano in Centro e ne promuove la residenzialità in termini di sicurezza e rispetto della loro vita privata e sociale. Per tale scopo abbiamo cercato fin da subito di instaurare rapporti costanti e duraturi con l’amministrazione attuale, proponendo soluzioni sia per la viabilità e i parcheggi nelle vie del Centro sia per garantire la maggiore sicurezza possibile durante le manifestazioni e gli eventi culturali.
Naturalmente abbiamo cercato in ogni modo di far capire che durante la Festa della Birra e la Fiera del vino la collocazione della discoteca che si protrae oltre alle ore due del mattino e con un volume della musica che supera di molti decibel anche quello consentito in deroga dall’amministrazione, in rispetto di chi nel Centro Storico vive o soggiorna nei vari Hotel e B&B, dovesse essere ricercata dagli organizzatori in una zona più periferica e meno invasiva in tutti i sensi.
Ci era stato più volte garantito che tutta la musica sarebbe stata soft e d’ambiente,consona al bellissimo contesto in cui veniva diffusa, ma così non è stato. Il Comune infatti, nella persona della Sindaca De Santis, ha ignorato ogni nostra richiesta autorizzando la deroga ai limiti acustici ed orari, senza neppure far rispettare le relative prescrizioni, con conseguenti disagi, soprattutto per le persone che in quei giorni avevano pesanti problemi di salute e quindi un bisogno assoluto e indiscutibile di riposare, almeno dopo la mezzanotte.
Va da sé, che ne hanno risentito anche le strutture ricettive che in quel momento erano occupate da turisti e pellegrini che avrebbero voluto giustamente riposare. È per questi motivi che l’Associazione è stata costretta, a causa dell’indifferente comportamento di organizzatori e Comune, ad adire le vie legali per vedere riconosciuto il diritto al riposo dei residenti del centro storico di Montefiascone.